Esistono 3 diversi tipi di grasso o tessuto adiposo: WAT (tessuto adiposo bianco), BAT (tessuto adiposo bruno) e Beige.
Il tessuto adiposo bianco (WAT) non è solo un deposito di energia, ma essendo un organo endocrino altamente attivo è strettamente correlato con l’obesità, l’aumento delle citochine proinfiammatorie, alterazione dei profili lipidici, dei livelli di glucosio nel sangue e conseguente insulina-resistenza.
Il tessuto adiposo bruno (BAT) invece, viene considerato il “radiatore” naturale del corpo, in quanto, pur essendo uno dei più piccoli depositi di grasso nell’uomo converte energia chimica in calore.
LEGENDA:
BW: peso corporeo
FFM: tutte le componenti corporee meno il grasso
FM: massa grassa
Le: grassi essenziali (buono)
BAT: grasso bruno termogenico (buono)
AAT: grasso viscerale o addominale (cattivo)
IMAT: grasso infiltrato tra i muscoli compreso il cuore (cattivo)
SAT: grasso sottocutaneo o superficiale (buono)
WAT: grasso bianco pro-infiammatorio (cattivo)
Beige: grasso termogenico e anti-infiammatorio (buono)
Browning: tutte le attività che portano alla perdita e conversione del grasso cattivo pro-infiammatorio in grasso buono
Difatti, ha un effetto opposto al tessuto adiposo bianco. Il grasso bruno è in grado di generare grandi quantità di calore grazie alla presenza delle proteine UCP1 sulla membrana mitocondriale interna. Quando stimolate, le UCP1 consentono il libero flusso di protoni attraverso i mitocondri, bypassando la normale produzione di ATP, che si verifica nei mitocondri di tutti gli altri organi. Alla massima stimolazione, il grasso bruno ha la capacità di generare fino a 300 volte più calore per unità di massa rispetto a qualsiasi altro organo nel corpo e, come tale, può rappresentare fino al 10% della produzione di calore totale giornaliero. [1-6]
Un’altra importante differenza tra il tessuto adiposo bruno ed il tessuto adiposo bianco è l’innervazione. Infatti, il tessuto adiposo bruno possiede una notevole innervazione del sistema nervoso simpatico (vedi misura con dispositivo PPG - Stress Flow) , rispetto al tessuto adiposo bianco, per questo il tessuto adiposo bruno viene definito “organo neuroendocrino della termogenesi”.
Il tessuto adiposo bruno, viene perso e/o sostituito dal tessuto adiposo bianco con l’età, ma esso contiene piccoli depositi di adipociti definiti Beige, che possiedono la capacità di essere riattivati, attraverso un meccanismo chiamato “Browning”.
Diversi sono i metodi studiati in letteratura per massimizzare l’effetto Browning, con l’obbiettivo di mantenere basso il livello di grasso totale, in particolare il tessuto adiposo bianco, e stimolare il tessuto adiposo bruno, per permettere che non venga perso con il passare degli anni.
Alcuni tra questi sono attività fisica ad alta intensità e breve durata (HIIT- high intensity interval training), la stimolazione del freddo ed il ripristino dei livelli di biodisponibilità dell’ossido nitrico (biodisponibilità che viene persa con l’aumento del tessuto adiposo bianco). [7]
La stimolazione del sistema nervoso simpatico ad opera del freddo, se effettuata al mattino al risveglio (momento della giornata ideale), si è dimostrato essere un ottimo metodo per poter stimolare adeguatamente il tessuto adiposo bruno, non solo, questa metodica permette di preparare l’organismo anche all’attività HIIT. È importante infatti, non effettuare attività HIIT in dominanza del sistema nervoso parasimpatico (vedi dispositivo PPG - Stress Flow), condizione molto frequente in pazienti con MUS, affetti da disturbi e/o patologie metaboliche conseguenti all’accumulo di tessuto adiposo bianco.
In ultimo, L-Arginina è un’importante precursore dell’ossido nitrico. Livelli fisiologici di L-Arginina, modulano i geni chiave responsabili dell’espressione dell’ossidazione degli acidi grassi e del glucosio, riducendo il tessuto adiposo bianco in tutto il corpo. Questi cambiamenti si associano a riduzione dei livelli circolanti di glucosio e omocisteina (fattori di rischio per la sindrome metabolica) ed al miglioramento del rilassamento endotelio-dipendente (ad opera dell’ossido nitrico) in entrambi i tipi di diabete mellito di tipo I e II. [8-12]
L’utilizzo di supplementi alimentari a base di L-Arginina a PRAL negativo con l'integrazione di potassio e magnesio, associata ai metodi di massimizzazione del Browning, può risultare cruciale tra le strategie di prevenzione e recupero dall’obesità, eventi cardiovascolari e sindrome metabolica.
La scelta di una formulazione a PRAL negativo, trova largo spazio per l’azione buffer dei minerali in essa contenuti, difatti l’attenzione al bilanciamento dell’equilibrio acido-base è essenziale soprattutto in queste condizioni associate all’aumento del tessuto adiposo bianco, quali dislipidemia, aumento circonferenza addominale, insulino-resistenza, patologie infiammatorie e cardiovascolari. [13]
Sequenza “Effetto Browning”
Le metodiche di massimizzazione dell’ossidazione del tessuto adiposo bianco (perdita del grasso) e stimolazione del tessuto adiposo bruno possono essere racchiuse in una semplice ma efficace sequenza da effettuare prima di colazione (per prolungare l’effetto del glucagone):
Autori: M. Lucafò, D. Boschiero - Data: 06/11/2020
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Bibliografia